L’angolo d’attrito dell’argilla espansa in mucchio si ricava da prove triassiali, variando la pressione laterale di confinamento ed il grado di addensamento dell’aggregato.
Andamento dell’angolo di attrito in funzione della pressione di confinamento: se si considera un valore di pressione di confinamento di 200 KPa (situazione comune nelle principali applicazioni geotecniche), l’angolo d’attrito può essere assunto pari a circa 40°.
La rigidezza superficiale di rilevati in argilla espansa si determina mediante prove di carico su piastra. I valori ottenibili dipendono dalla soluzione tecnica prescelta, dalla granulometria dell’argilla espansa utilizzata e dal grado di addensamento raggiunto.
Le diverse modalità di realizzazione del rilevato e dei riempimenti prevedono in genere uno strato di completamento e ripartizione dei carichi.
Andamento del modulo di deformazione Md (valutato sul primo carico con prove di piastra da 30 cm per valori di sforzo verticale variabile fra 150 e 250 KPa) in funzione della densità relativa.
Il grafico riporta l’andamento del modulo di deformazione Md , in funzione della densità relativa, per uno strato di argilla espansa 0-30 di spessore 80 cm, completato con 20 cm di misto granulare.
Ai fini progettuali, laddove necessario, si può considerare il valore asintotico di Md= 200 kg/cm², corrispondente ad un grado di addensamento dell’aggregato facilmente ottenibile con i comuni mezzi per l’addensamento dei terreni (piastre vibranti, rulli compressori).
I valori del modulo di deformazione Md in funzione dell’addensamento sono disponibili su richiesta per le diverse stratigrafie e granulometrie di argilla espansa Leca.
L’argilla espansa Leca è un materiale inerte, clinkerizzato e dimensionalmente stabile che non ha variazioni di volume a contatto con l’acqua.
Quando viene immersa in acqua, i vuoti intergranulari (fra granulo e granulo), che sono interconnessi, si saturano immediatamente mentre i pori intragranulari (all’interno del granulo) si riempiono d’acqua più lentamente, per capillarità, ed alcuni di essi non si satureranno mai.
Alla rete di pori intergranulari si deve l’eccellente capacità drenante mentre l’assorbimento d’acqua avviene nei pori intragranulari.
Il coefficiente di assorbimento d’acqua dell’aggregato viene determinato secondo la norma EN 13055-2 (par. 4.8), immergendo in acqua per 24 ore un campione di argilla espansa secca: confrontandone il peso prima e dopo la prova (sgocciolato) si ottiene il quantitativo di acqua assorbita dai granuli, (variabile in funzione della granulometria).
Ai fini progettuali possiamo cautelativamente considerare il coefficiente di assorbimento d’acqua dell’argilla espansa Leca sempre inferiore al 25% in peso.
L’argilla espansa Leca è disponibile anche nella speciale variante secca e idrofoba LecaPiù che mantiene un bassissimo coefficiente di assorbimento d’acqua nel tempo.